Il bloccadisco

blocca disco moto

Non c’è peggior dolore per il motociclista (e per lo scooterista) che tornare al parcheggio del proprio mezzo e trovarlo desolatamente vuoto.

Si, l’assicurazione un po’ aiuta, ma è la tua moto che non c’è più e niente potrà mai veramente consolarti della perdita.

Ecco allora che ognuno di noi si ingegna per difendere la moto o lo scooter con uno o più antifurti in grado di restituirgli un po di sicurezza nell’uso del parcheggio. Tra gli apparati che possono difendere il nostro bene e che fanno sempre parte degli antifurti in uso, il bloccadisco merita una posizione di rilievo.

La capacità di immobilizzare la ruota con uno strumento di dimensioni ridotte, facile da riporre nel sottosella o nel bauletto e la grande varietà di costi e modelli che spaziano dai più economici a qualche decina di euro sino a oltre il centinaio dei più sofisticati, fanno del bloccadisco uno degli antifurti per moto e scooter più utilizzati.

Ma come scegliere il bloccadisco più sicuro e sopratutto come utilizzarlo al meglio per garantire la massima sicurezza alla nostra moto?

Come funziona il bloccadisco

La funzione di difesa del bloccadisco è meccanica: un perno, passando nel disco freno della ruota anteriore o posteriore, ne blocca la rotazione immobilizzando così il mezzo. Teoricamente semplice, meccanicamente efficace. Ma nulla è mai così semplice come sembra.

Benché il funzionamento sia in effetti quello descritto, in realtà ogni elemento del bloccadischi è pensato e realizzato per esplicare la massima capacità di difesa del mezzo su cui è installato. Vediamo nel dettaglio gli elementi del bloccadisco.

Il perno di bloccaggio

Il perno di bloccaggio è la parte del bloccadisco che si inserisce nei fori dei dischi freno e la cui funzione è quella di impedirne la rotazione e quindi di bloccare il mezzo. Il diametro del perno influisce molto sulla robustezza dell’apparato: più grande il diametro del perno, maggiore è la sua robustezza.

Nell’acquisto del bloccadisco è quindi fondamentale verificare la forma dei dischi e che il diametro dei fori del disco freno siano compatibili con il diametro del perno. Solitamente l’inserimento del perno nei fori più esterni consente la scelta di perni di maggiore diametro.

Se però la moto è dotata di ABS la ghiera potrebbe rendere difficoltoso l’inserimento del perno nei fori. La migliore cosa è provare preventivamente il bloccadisco sul vostro mezzo.

Deve poter entrare agevolmente non lasciando al contempo spazio per alcuna manovra di intromissioni di oggetti che potrebbero essere utilizzati per forzare il bloccadischi.

 

Il lucchetto di chiusura del bloccadisco

Il perno di bloccaggio, una volta inserito nel foro del disco freno viene bloccato dal lucchetto di chiusura. Per la scelta di un bloccadisco efficace è necessario fare molta attenzione al tipo di serratura del lucchetto di chiusura. La serratura possono avere chiavi classiche, tubulari, a bussero, o con superfici cifrate. La sicurezza assoluta non esiste e per ognuno di queste serrature esiste il modo di scassinarle. Tendenzialmente possiamo però dire che una serratura con chiavi a superfici cifrate dovrebbe impegnare di più il malintenzionato, e quindi avere una migliore funzione deterrente per il furto.

Il cordino promemoria del bloccadisco

Il cordino promemoria è un accessorio del bloccadisco, ma per un corretto uso dell’apparato è sempre meglio utilizzarlo.

Il cordino collega il bloccadisco al manubrio e la sua funzione è ricordarci che abbiamo inserito il bloccadisco e che se partiamo senza toglierlo faremo danni a noi e alla moto.

Di solito il cordino è di colori sgargianti, per aiutarci a notarlo.

Ha anche una funzione di antifurto visivo, non solo per aiutarci a ricordare che prima di partire con la nostra moto dobbiamo togliere il bloccadisco, ma anche un “deterrente” per eventuali malintenzionati che notano subito che l’antifurto è inserito

Forme e dimensioni del bloccadisco

La forma e la dimensione del bloccadisco nel complesso devono risultare compatte e senza che possano dare possibilità ai ladri di forzarli introducendo leve o oggetti negli spazi tra perno e lucchetto.

Non solo bloccadischi con la classica forma bombata, ma adesso in commercio esistono (ad esempio i bloccadisco ABUS 8077) Antifurti con forma rettangolare con il perno allungabile in modo da essere compatibili con moltissime moto

Diversi tipi di materiale del bloccadisco

I bloccadisco sono naturalmente tutti, o quasi tutti realizzati in acciaio, ma non tutti gli acciai sono uguali e mai come in questo caso il grado di qualità può fare la differenza.

Per la robustezza del perno non è certo la stessa cosa se questo è di acciaio vuoto o pieno, se parliamo di un acciaio semplice o di una lega composita che ha subito trattamenti per aumentarne la resistenza ai vari tipi di attacco, sia meccanico con resistenza alla foratura e alla torsione, che chimico con resistenza al congelamento con l’azoto.

I bloccadischi che offrono maggiori sono realizzati in acciai cementati, temprati, nichelati e cromati.

Materiali e trattamenti che rendono l’antifurto particolarmente resistente all’aggressione con leve o martelli.

Oltre ai materiali ad alta resistenza, la tecnologia oggi offre una ulteriore sicurezza sui bloccadischi, dotandoli anche di allarme.

I bloccadisco con allarme

Sono in commercio bloccadisco dotati d allarme sonoro. Il bloccadisco, attraverso un sensore di movimento è in grado di riconoscere quando il mezzo viene spostato, e in quel caso si attiva una sirena deterrente che può essere efficace contro il furto.

Sono dispositivi dotati di batterie e quindi hanno necessità di una particolare cura sia per evitarne lo scaricamento e la conseguente perdita di efficacia, sia nel posizionamento per l’uso su strada. Essendo infatti strumenti sensibili al movimento, una strada con molto traffico potrebbe provocarne l’attivazione involontaria lo scaricamento accidentale.

Alcuni modelli sono dotati di scheda telefonica e in caso di attivazione sono in grado di inviare SMS sul proprio smartphone.

Il bloccadisco nel complesso è un efficace antifurto se ben scelto e ben utilizzato.

Ben scelto facendo attenzione a ricercare la qualità dei materiali e delle tecnologie, e ben utilizzato tenendo conto che la sua efficacia è nel blocco del mezzo ma non nella sua inamovibilità, e quindi la sua efficacia migliore è per le soste di breve durata e nell’integrazione con altre forme di antifurto che rendano il mezzo non asportabile in alcun modo.