Guida agli scooter elettrici

I cambiamenti climatici ci stanno obbligando a fare scelte diverse e anche nei mezzi di trasporto ci sono molte innovazioni che fino a qualche anno fa erano impensabili, adesso gli scooter elettrici hanno autonomie di tutto rispetto

Scooter elettrico vs scooter tradizionale quale conviene?

L’innovazione tecnologica ha messo una marcia in più negli ultimi anni, dando vita a modelli di scooter elettrici maggiormente adatti a competere su strada con i colleghi a benzina. Se si osserva indietro nel tempo, appare chiaro come i primi prototipi immessi sul mercato fossero maggiormente inclini a una sostituzione di dubbia utilità delle e-bike.

Recentemente però, i listini e i cataloghi dei migliori brand in circolazione hanno aperto un 2019 ricco di proposte interessanti, con il conseguente abbassamento dei prezzi derivanti da una maggiore commercializzazione degli articoli in questione.

Ti sarà capitato di chiederti almeno una volta: “ma gli scooter elettrici convengono, si o no?”
L’elemento chiave che consente di rispondere a questa domanda risiede da un lato nell’uso che a cui si desidera destinare il proprio mezzo di trasporto, dall’altro nella cura economica che si vuole dedicargli.

Uno scooter elettrico vanta una serie di benefici altamente specifici, dovuti in larga parte alla creazione di sistemi tecnologici pensati per andare incontro alle esigenze di tutti i potenziali acquirenti.

La principale comodità risiede nella semplicità con cui ricaricare la batteria – anche sul posto di lavoro volendo – in quanto la maggior parte dei modelli presenta una doppia scheda di ricarica trasportabile in due contenitori separati. Una può rimanere a casa allacciata alla corrente, l’altra può farvi attraversare la città in un tempo record! Inoltre, gli scooter elettrici non richiedono l’assicurazione per i primi 5 anni di uso su strada, non necessitano di una marca da bollo e presentano una manutenzione made-at-home facile da gestire.

Se si sta valutando, inoltre, la possibilità di acquistare di un mezzo da usare per un periodo di tempo prolungato, è bene considerare che le agenzie assicurative – che si occupano dei piani appositi per gli scooter elettrici – provvedono uno sconto del 50 per cento sulla tariffa di regolamentazione assicurativa annuale. Un bel risparmio per il consumatore medio, il quale avrà modo di giovare sia della convenienza inerente alla ricarica del mezzo di trasporto, sia delle agevolazioni pensate appositamente per invogliare all’acquisto di articoli totally green.

Se dunque, i tempi di ricarica di uno scooter elettrico sono convenienti e performanti – e variano a seconda dell’allaccio elettrico che si preferisce utilizzare – lo stesso vale per il costo effettivo a carico del consumatore. Prima di tutto, è bene conoscere la potenza della propria batteria, espressa in kWh; per la ricarica da casa non resta che moltiplicare il costo unitario presenta sulla propria bolletta della luce per il numero di Eh riportato sulla batteria.

Un calcolo tanto semplice quanto affidabile. Indicativamente, i modelli di scooter elettrico dotati di un potenziale di medie funzionalità hanno un costo di ricarica che si aggira fra i 0.65€ e i 0.80€. Impressionante vero?

Gli incentivi con l’ecobonus (sconto 30% su un max di 3000 €)

L’ecobonus è valido in Italia per l’acquisto di scooter elettrici di qualsiasi tipo, offrendo uno sconto del 30% su una spesa massimale di 3000€. Ma di cosa si tratta esattamente?

L’EcoBonus è in vigore dal primo Marzo come esplicitato nelle proposte della Legge di Bilancio: l’idea è quella di creare alcuni piani di valorizzazione inerenti all’uso e alla diffusione di moderne tecnologie ecologiche, in modo tale da incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto in grado di preservare la salubrità delle nostre città, soprattutto delle metropoli; esse sono da sempre le più colpite dall’inquinamento massiccio che si è registrato negli ultimi anni, e continuano a perdere punti importanti sotto l’aspetto della loro qualità di vita.

Le clausole che consentono di accedere alla richiesta dell’incentivo prevedono la rottamazione certificata di un motoveicolo Euro 0, Euro 1 o Euro 2 che determinerà lo sconto su uno scooter elettrico della medesima categoria.

L’incentivo verrà applicato dal concessionario direttamente sotto forma di percentuale di sconto al momento dell’acquisto; quest’ultimo infatti, verrà rimborsato mensilmente dallo Stato sotto forma di credito per l’imposta.

Importante: ricorda che il mezzo da rottamare deve essere di proprietà del richiedente del bonus oppure di un familiare convivente da un minimo di un anno. Inoltre, l’incentivo è valido solo sui veicoli immatricolati per la prima volta dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 ed esclusivamente nel nostro Paese.

Inizialmente rivolto ad acquisti con una potenza massima della batteria di 11 kW, l’ecobonus ha poi ampliato il suo range di acquisti anche a modelli di potenza superiore, in modo tale da risparmiare un tetto massimo d’investimento che non passa inosservato.

Le medie si aggirano sui 700-900 euro di sconto su modelli di media capacità, fino a raggiungere i 2000-3000 massimi per i top d gamma di categoria.

Insomma, l’incentivo garantisce la possibilità di scegliere uno scooter elettrico altamente performante, usufruendo di un bonus economico in grado di convincere anche i più scettici!

Che patente serve per guidareuno scooter elettrico: le varie categorie

Gli scooter elettrici seguono le stesse regolamentazioni dei modelli tradizionali. Con L1e si fa riferimento alla prima fascia dei cosiddetti “cinquantini” con una velocità massima di 45 km/h con una potenza inferiore ai 4 kW di batteria motorizzata.

Essi sono guidabili con la patente AM, meglio nota come patentino, acquisibile già dai 14 anni di età.

L3e identifica veicoli dotati di una velocità superiore ai 45 km/h e una batteria fino agli 11 kW di potenza. Nel caso di modelli a tre ruote, invece, senza limitazione dei 45 orari, si parla di sotto categoria L5e, dotata di una potenza che supera anche questa volta i 4 kW.

Nei seguenti casi è richiesta la patente A1 per scooter fino a 11 kW di potenza; la patente A2, infine è necessaria per veicoli a due o tre ruote che superino il tetto di 11 kW fino ad un massimo di 35. Questi ultimi modelli rientrano di diritto nella categoria degli scooter elettrici e delle moto.

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