La batteria della moto

Quante volte sarà capitato all’avviamento della vostra moto, di provare quella brutta sensazione di vuoto, di silenzio, che vi fa venire il dubbio se il quadro è stato acceso o ci si è scordati di girare la chiave.

Avere la batteria della moto a terra è una disavventura che può capitare e anche spesso, quindi, è bene mantenerla nelle migliori condizioni per garantirne la massima longevità.

Di seguito tratteremo solo l’elemento batteria, componente fondamentale del trinomio composto da motorino d’avviamento, alternatore e la stessa batteria. Se la moto non si avvia, il problema è da ricercare in uno di questi tre protagonisti.

Le varie funzioni della batteria della moto

Le funzioni principali di una batteria per la moto sono 5:

E’ necessaria nella fase di avviamento è quella che eroga l’energia necessaria tramite impulso elettrico per lo spunto;
Fondamentale per la fase d’illuminazione che eroga energia e la mantiene stabile fino alla fase di avviamento;
La fase di accensione che durante la fase di spunto distribuisce energia al sistema per l’accensione;
La funzione di ricarica, durante la quale la batteria svolge il compito di stabilizzatore di tensione, assorbendo fluttuazioni del sistema elettrico;
La funzione di supporto ai sistemi, la quale fornisce energia per i sistemi di sicurezza e quando la moto è spenta, mantiene i dati in memoria della centralina.

Sostituzione della batteria della moto

La sostituzione della batteria della propria moto non è un’operazione così semplice e scontata, ragione per la quale dovrebbe sempre essere lasciata alle mani di un professionista esperto. Per sostituire la batteria è ovviamente necessario rimuovere la vecchia ed è un processo abbastanza semplice, ma c’è un certo ordine da seguire.

Innanzi tutto bisogna spegnere la moto e poi passare alla fase di scollegamento.

Per scollegare i vari cavi è importante seguire l’ordine, staccando prima il terminale negativo, poi quello positivo. A questo punto è possibile rimuovere la staffa di fissaggio e, qualora fosse presente, si può rimuovere il tubo di scarico. Adesso l’alloggio è libero e pronto ad accogliere quella nuova, ma prima, è bene pulirlo da sporco ed eventuali rimasugli di olio, grasso e altro.

L’installazione della nuova batteria può adesso avere luogo, ma solo dopo che vi sarete accertati di averne acquistata una che abbia le stesse caratteristiche della precedente, o quantomeno, quelle richieste dalla moto. Molti siti di rivenditori oggi, mettono a disposizione uno strumento di ricerca avanzato, grazie al quale, inserendo il modello della moto, trova direttamente la batteria adatta.

Per il montaggio non bisogna fare altro che seguire l’ordine inverso, quindi per prima cosa, fissarla saldamente all’interno dell’alloggio tramite la staffa. Se risulta muoversi o vibrare in maniera eccessiva, si possono usare degli spessori per fissarla maggiormente. A questo punto si può passare al collegamento dei terminali, partendo da quello positivo, quindi quello negativo e infine riporvi sopra i copri terminali. Qualora sia presente un tubo di scarico vinilico, lo si può inserire nell’alloggio di scarico della batteria, facendo attenzione che il liquido elettrolita non fuoriesca, poiché potrebbe andare a contatto con altre componenti della moto o addirittura a contatto diretto col motociclista.

Manutenzione batteria moto

La moto è generalmente un mezzo a uso stagionale che viene impiegato nei periodi climaticamente più indicati, tra primavera, con l’inizio del bel tempo e soprattutto in estate. Nei periodi di ”letargo” in cui la moto viene riposta in garage per lunghi periodi è importante svolgere una manutenzione periodica, poiché è proprio la mancata cura durante i tempi di fermo che causa gran parte dei problemi di avviamento.

Per rallentarne sensibilmente l’usura è consigliabile rimuovere la batteria nei lunghi periodi di non utilizzo. Le batterie agli acidi di piombo sono in continua tensione, sviluppando energia elettrica in maniera costante. Dal momento in cui viene rimossa, questa tende a scaricarsi gradualmente a una velocità variabile in base alla temperatura.

Più questa è alta e più rapido sarà il processo di scarica. La temperatura ideale per mantenere in vita la batteria per lunghi periodi d’inattività, sarebbe intorno ai 10 °C, ai quali la perdita è di circa 0,1 V/mese. Attenzione però, se la temperature scende sotto 0 °C la batteria corre il rischio di congelamento, rischio che aumenta a batteria completamente scarica.

C’è tuttavia un metodo per lasciare la batteria collegata e quindi mantenere attivi i sistemi di sicurezza e la memoria della centralina, senza però farla scaricare. Il metodo prevede l’uso di un carica batterie, cosiddetto ”smart”, il quale consente di mantenere uno stato di carica ottimale della batteria e al tempo stesso consente di mantenerla attiva e collegata.

Alcuni modelli consento di monitorare visivamente il livello di carica e regolarlo.

Per sicurezza, è bene verificare che il carica batterie disponga sistemi di mantenimento e che garantisca una ricarica sicura e continua.

Alcuni accorgimenti, per mantenere la batteria sempre efficiente:

. Fai delle verifiche periodiche del livello di carica e della tensione;
. Evitare di esporre la batteria a liquidi o umidità, cercando di mantenerla sempre asciutta;
. Effettua periodicamente una pulizia dei terminali per evitarne la corrosione;
. Verificare lo stato di connessione tra connettori e poli della batteria;
. Nel caso di batterie agli acidi di piombo, assicurati che il livello si trovi sempre sopra il limite minimo e se necessario, aggiungi dell’acqua distillata per riportarlo a livello;
. Verifica che il tubo per lo scarico sia libero e non ostruito o piegato.

Per periodi prolungati superiori ai 30 giorni:

. Effettua una ricarica completa della batteria;
. Connettila a un carica batterie smart come descritto sopra;
. Verifica regolarmente lo stato di carica con cadenza mensile per le batterie tradizionali, bimestrale per quelle AGM e pre-caricate e trimestrale per quelle al litio.

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